Il 22 maggio 2025, a Forlì, nella suggestiva cornice dell’evento “Il Futuro? Presente!”, dedicato alla presentazione del Bilancio Sociale Unitario delle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona (ASP) dell’Emilia-Romagna, si è tenuto un importante momento di confronto sul futuro del sistema sociosanitario regionale, tra innovazione, ricerca e centralità del paziente.

A sottolineare con forza l’importanza di questi temi sono stati due interventi di rilievo istituzionale: il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, e il Sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini. Entrambi hanno evidenziato la necessità di puntare su ricerca, sperimentazione e innovazione per potenziare l’assistenza ai pazienti cronici ospiti delle strutture residenziali pubbliche.

È proprio in questo contesto che si inserisce la nuova collaborazione con BPCOmedia, presentata ufficialmente durante l’evento da Giuseppe Capasso, CEO dell’azienda. Il progetto, che partirà da settembre 2025, coinvolgerà 100 pazienti cronici e 7 ASP della Regione, con l’obiettivo di implementare un programma di telemonitoraggio quotidiano, finalizzato al miglioramento dell’assistenza e della qualità della vita all’interno delle strutture.

L’annuncio, accolto con particolare attenzione dal pubblico presente a Forlì, è stato fatto in accordo con il Coordinatore delle ASP dell’Emilia-Romagna, Dott. Marco Franchini, e rappresenta una delle prime applicazioni su larga scala del modello predittivo sviluppato da BPCOmedia, noto per l’utilizzo avanzato di algoritmi intelligenti e dati clinici per prevenire le riacutizzazioni e rafforzare la presa in carico territoriale

Il dialogo con le ASP rappresenta un passo strategico verso una sanità più proattiva e connessa – ha dichiarato Capasso – Puntiamo a migliorare la qualità della vita dei pazienti e a rendere più efficienti le cure nei contesti residenziali e domiciliari.”

L’integrazione della tecnologia BPCOmedia all’interno del sistema pubblico emiliano-romagnolo (che conta oltre 6.000 dipendenti e 13.000 posti letto) si configura come un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato a servizio della cronicità e della sostenibilità del welfare.